E’ tempo di riconoscere i danni procurati ai giovani dai social-media (pubblicato su EticaEconomia)

Maurizio Pugno solleva un problema poco affrontato in economia, pur essendo molto dibattuto in altri campi: i danni procurati ai giovani dall’uso intensivo dei social media, in termini di malessere e problemi educativi, che diventano poi costi per tutta la società e l’economia. Dopo aver esaminato brevemente la rilevanza empirica del problema nei casi degli Stati Uniti e dell’Italia, Pugno sottolinea le importanti implicazioni che il fenomeno ha per l’analisi economica e avanza alcune riflessioni sulla policy che si potrebbe adottare.

Articolo pubblicato su EticaEconomia online 1/2/2023.

I social media fanno male (di Maurizio Pugno pubblicato su MicroMega)

Il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo di Joe Biden in cui il Presidente attacca le Big Tech, accusandole di sfruttare  i dati personali della gente e di violare i diritti civili delle donne e delle minoranze, ma anche di alterare le regole del gioco in economia, di estremizzare la polarizzazione delle opinioni, e di mettere a rischio il benessere dei bambini. Si tratta di accuse che capovolgono luoghi comuni sulla libertà economica e sulla neutralità della tecnologia, e aprono imprevedibili scenari in cui interventi di politica industriale e sociale saranno chiamati a rincorrere il progresso tecnologico.

Articolo pubblicato su MicroMega online 23/1/2023.

Well-being and Growth in Advanced Economies: The Need to Prioritise Human Development (by Maurizio Pugno, Routledge)

Benessere e Crescita nelle Economie Avanzate: la Necessità di dare Priorità allo Sviluppo Umano

La domanda di fondo del libro è: la crescita delle economie avanzate porta allo sviluppo umano, cioè allo sviluppo di quelle capacità che più contraddistinguono gli esseri umani? e i miglioramenti del benessere, mentale e fisico, sono così garantiti?

Purtroppo, il lento e prolungato declino di questo benessere negli Stati Uniti non invita all’ottimismo, ulteriormente scoraggiato dalla recente pandemia e dalla guerra.

Il libro sostiene, su base teorica ed empirica, che la crescita economica può portare sorprendentemente malessere alle persone perché erode il loro sviluppo umano fondamentale, una volta che viene data la priorità alle forze di mercato, e dunque alla corsa per il consumo, inclusiva di una certa dipendenza dai recenti prodotti digitali.

Lo ‘sviluppo umano’ è qui formulato come ‘fondamentale’ quando espande quelle capacità, come la creatività e la socialità, che hanno determinato il successo evolutivo della specie umana.

L’implicazione conclusiva è che dare la priorità alla ‘sviluppo umano fondamentale’ nelle scelte individuali e collettive garantirebbe miglioramenti del benessere e potrebbe modellare la crescita economica come più sostenibile dal punto di vista sociale oltreché ambientale.

Per estratti e informazioni commerciali si veda il sito della casa editrice.