I social media fanno emergere problemi personali latenti (di Maurizio Pugno pubblicato su Domani)

I giovani che soffrono di dipendenza dai social media sono quasi 100mila in Italia, di cui i più giovani hanno una probabilità dieci volte maggiore di avere un’ansia sociale grave. Questo dicono i dati di una ricerca congiunta tra il Dipartimento Politiche Antidroga e l’Istituto Superiore di Sanità. Sono dati del tutto coerenti con gli allarmi sul drammatico peggioramento della salute mentale dei giovani che vengono lanciati sempre più spesso dalle scuole e dagli ospedali.

(continua su Domani pag.10, 28 aprile 2023).

E’ tempo di riconoscere i danni procurati ai giovani dai social-media (pubblicato su EticaEconomia)

Maurizio Pugno solleva un problema poco affrontato in economia, pur essendo molto dibattuto in altri campi: i danni procurati ai giovani dall’uso intensivo dei social media, in termini di malessere e problemi educativi, che diventano poi costi per tutta la società e l’economia. Dopo aver esaminato brevemente la rilevanza empirica del problema nei casi degli Stati Uniti e dell’Italia, Pugno sottolinea le importanti implicazioni che il fenomeno ha per l’analisi economica e avanza alcune riflessioni sulla policy che si potrebbe adottare.

Articolo pubblicato su EticaEconomia online 1/2/2023.

Well-being and Growth in Advanced Economies: The Need to Prioritise Human Development (by Maurizio Pugno, Routledge)

Benessere e Crescita nelle Economie Avanzate: la Necessità di dare Priorità allo Sviluppo Umano

La domanda di fondo del libro è: la crescita delle economie avanzate porta allo sviluppo umano, cioè allo sviluppo di quelle capacità che più contraddistinguono gli esseri umani? e i miglioramenti del benessere, mentale e fisico, sono così garantiti?

Purtroppo, il lento e prolungato declino di questo benessere negli Stati Uniti non invita all’ottimismo, ulteriormente scoraggiato dalla recente pandemia e dalla guerra.

Il libro sostiene, su base teorica ed empirica, che la crescita economica può portare sorprendentemente malessere alle persone perché erode il loro sviluppo umano fondamentale, una volta che viene data la priorità alle forze di mercato, e dunque alla corsa per il consumo, inclusiva di una certa dipendenza dai recenti prodotti digitali.

Lo ‘sviluppo umano’ è qui formulato come ‘fondamentale’ quando espande quelle capacità, come la creatività e la socialità, che hanno determinato il successo evolutivo della specie umana.

L’implicazione conclusiva è che dare la priorità alla ‘sviluppo umano fondamentale’ nelle scelte individuali e collettive garantirebbe miglioramenti del benessere e potrebbe modellare la crescita economica come più sostenibile dal punto di vista sociale oltreché ambientale.

Per estratti e informazioni commerciali si veda il sito della casa editrice.