I social media danneggiano il benessere dei giovani? cosa dice la ricerca economica, di M. Pugno (pubblicato in Academia Mental Health and Well-Being, 2(1))

(Riassunto tradotto) Molte istituzioni educative ed esperti hanno lanciato l’allarme osservando che l’uso dei social media è pericoloso per il benessere e la salute mentale dei giovani. Tuttavia, le rassegne scientifiche esistenti su questo tema che affrontano i problemi della causalità ed eterogeneità nell’uso dei social media non forniscono risposte definitive. Questo articolo seleziona, esamina e discute studi empirici che analizzano la causalità in modo rigoroso, utilizzando campioni di grandi dimensioni e dati oggettivi su lunghi periodi di tempo, trascurando però il problema dell’eterogeneità. Questi studi adottano l’approccio dell'”esperimento naturale” per studiare l’accesso scaglionato ai social media sul territorio. La conclusione tratta per gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania, l’Italia e la Spagna è che i social media generalmente danneggiano il benessere e la salute mentale dei giovani. Nel discutere questi studi, che appartengono alla letteratura economica, il presente articolo suggerisce una nuova interpretazione teorica: l’uso dei social media diventa dannoso perché sostituisce attività benefiche volte a raggiungere obiettivi futuri e pro-sociali, che avrebbero reso i giovani meno vulnerabili all’uso compulsivo dei social media. Prove a supporto emergono dalla rassegne di studi che prestano attenzione alla causalità. L’articolo evidenzia quindi la necessità che la ricerca integri diversi metodi e discipline focalizzati su una questione così complessa e urgente.

È il confronto sociale (e la solitudine) a creare l’insicurezza odierna (di Maurizio Pugno pubblicato su Domani)

  • L’insicurezza è diventata un grave problema perché fa sentire le persone esposte a una serie di minacce su cui, individualmente, non hanno alcun controllo. E questo le paralizza, le fa diventare più passive.
  • Le minacce economiche diventano minacce sociali, come quando recessioni e disuguaglianze portano conflitti sociali.
  • Non stupisce quindi se l’insicurezza da dimensione individuale ha assunto una dimensione sociale.

(continua su Domani 5-6-7-8-9 giugno 2023).